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Centro Antiviolenza al Campanello: assistenza psicologica, legale e lavorativa per le donne vittime di abusi

Pubblicato in data: 16/2/2016 alle ore:10:30 • Categoria: AttualitàStampa Articolo

centro antiviolenza_4 Assistenza psicologica, legale e lavorativa per le donne vittime di violenze domestiche: diventa realtà il Centro Antiviolenza dell’Ambito di Zona Sociale A02. Il servizio, ospitato presso i locali del Centro Campanello di via Nazionale a Torrette di Mercogliano dallo scorso 9 dicembre, è stato presentato ufficialmente alla cittadinanza nel pomeriggio di ieri alla presenza delle diverse figure professionali che si occupano del delicato servizio, totalmente gratuito, a sostegno delle donne vittime di violenza appartenenti ai comuni di Contrada, Forino, Monteforte Irpino, Ospedaletto d’Alpinolo, Sant’Angelo a Scala, Summonte e, naturalmente, dall’ente capofila Mercogliano. «Un servizio che va ad integrarsi a quelli già offerti sul territorio comunale e che mira ad ampliare le sinergie con gli altri enti ognuno per il proprio ruolo – afferma il presidente d’Ambito Giacomo Dello Russo -. Ci auguriamo che si possa consolidare e riconfermare anche per il prossimo anno grazie ai fondi regionali». Al momento, infatti, il progetto, finanziato con Fondi Fua per 24 mila euro, ha scadenza il 16 novembre ed è attivo cinque giorni a settimana: lunedì e martedì dalle 16 alle 18 e dal mercoledì al giovedì dalle 10 alle 12. Presenti quotidianamente la coordinatrice Romina Amicolo, la psicologa Daniela Cucciniello, l’assistente sociale Carmela Grimaldi, l’avvocato De Angelis e la volontaria del Centro Italiano Femminile Filomena Sacco. «Il duplice obiettivo cui miriamo è lavorare per una maggiore prevenzione e informazione – interviene il presidente della Cooperativa La Goccia di Avellino, Rosario Pepe – in modo da creare una rete di servizi in grado di accompagnare una donna in difficoltà in tutto il percorso che va dalla presa di coscienza del pericolo e alla reazione ad esso. Per questo sarà importante coinvolgere anche le scuole». Il primo passo è individuare, grazie al supporto delle diverse Istituzioni coinvolte nel protocollo d’intesa (Asl, Tribunale, Comando Provinciale dei Carabinieri, Provveditorato agli Studi e Questura) le situazioni familiari a rischio: «è essenziale che la Regione approvi il disegno di legge relativo al riconoscimento del codice rosa nei pronto soccorso – sottolinea Amicolo – al momento diverse regioni italiane si sono portate al passo con la normativa nazionale, la Campania purtroppo è ancora indietro». Parallelamente le donne vittime di violenze hanno un supporto psicologico e legale, una consulenza per orientamento al lavoro nonché un luogo sicuro in cui alloggiare: «Il tutto è tutelato dalla privacy e dall’anonimato – sottolinea l’avvocato De Angelis –. Siamo qui proprio per dare un sostegno legale pieno e soprattutto che proceda senza intoppi di alcun tipo». Attivo il numero di telefono 0825682501 e il sito web www.centro-antiviolenza.it.
centro antiviolenza
FdL

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