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Strada di Montevergine chiusa, sopralluogo dei rocciatori: a giorni nuovo summit in Prefettura

Pubblicato in data: 18/5/2016 alle ore:09:00 • Categoria: CronacaStampa Articolo

associazioni montevergine prefettura (1)  Effettuato ieri mattina il rilievo delle fessure rocciose da parte dei rocciatori intervenuti nella zona a rischio frana sulla strada che conduce al Santuario di Montevergine. Un lungo sopralluogo iniziato alle 10 del mattino e durato fino alle 16 nonostante le avverse condizioni meteorologiche. «Si tratta di un importante fase di rilievi per l’analisi geostrutturale che poi consentirà di capire come intervenire – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Modestino Gesualdo -. Già ieri ci siamo interfacciati con i responsabili della Provincia per barricare la zona e tenere lontani i curiosi per motivi di sicurezza dato che i rocciatori erano impegnati a rimuovere alcuni blocchi nei pressi del costone per permettere la rimozione del materiale pericolante». Ieri mattina nuovo incontro presso l’Utc: «Si sta facendo il massimo, è già tutto pianificato dopo lo studio del personale qualificato chiamato sul posto che ci perverrà nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo tecnico con in Prefettura».
Intanto le associazioni irpine del Partenio si sono recate in Prefettura per sollecitare la riapertura della strada provinciale 374 che da Mercogliano conduce al Santuario di Mamma Schiavona chiusa oramai da una settimana. Oltre mille firme consegnate nelle mani del Prefetto Sessa per la una veloce riapertura dell’arteria stradale L’interdizione al traffico, per motivi di sicurezza legati al rischio di cedimento di un costone di roccia, è stata decisa per volere della Provincia dopo la chiusura al passaggio pedonale, per ordinanza del Comune di Mercogliano, del Sentiero dei Pellegrini. L’obiettivo delle associazioni è quello di accelerare il più possibile i passaggi relativi alla messa in sicurezza e alla riapertura della strada in quanto già si registrano le prime defaillance dei pellegrini costretti a fare marcia indietro e a interrompere così i pellegrinaggi al Santuario con relativa perdita in termini di affluenza sia in Abbazia che presso le adiacenti attività commerciali. «Questa non è una protesta ma un modo per sensibilizzare le Istituzioni a non burocratizzare la situazione – interviene il presidente della Pro Loco di Mercogliano Vittorio D’Alessio -. Conosciamo benissimo i tempi tecnici necessari a risolvere simili problematiche ma in questo caso è coinvolto il Santuario Mariano più importante della Campania e dell’Italia meridionale nonché molte famiglie monoreddito con unica attività commerciale proprio a Montevergine e che rischiano ora di non poter più mettere il piatto a tavola». Di qui la mobilitazione di ieri mattina e le rassicurazioni da parte del Prefetto: «si cercherà di risolvere il tutto in tempi brevi – prosegue -. Il nostro timore è relativo proprio all’entità dell’intervento da porre in essere pertanto il Prefetto ci ha assicurato di già aver sollecitato preventivamente la Regione e il Genio Civile. Entro giovedì attendiamo ulteriori garanzie per la riapertura della strada». Sul posto anche il consigliere provinciale Vincenzo Moschella delegato ai Trasporta: «un pericolo che crea disagi a tutta la provincia. Questa mattina sul posto ci sono i tecnici per cui attendiamo notizie, intanto si può immaginare di velocizzare la messa in sicurezza con una copertura in acciaio e una soletta di cemento armato».
Problemi evidenziati anche dal presidente della Misericordia del Partenio Luca De Angelis: «in poche ore abbiamo raggiunto quota 1226 firme – afferma – per cui chiediamo la messa in sicurezza e la riapertura della strada per tutelare il turismo a Mercogliano, Ospedaletto d’Alpinolo e Summonte che sono già stati penalizzati dal blocco della strada in quanto i pellegrini non possono più giungere al Santuario dove vi sono attività commerciali che vivono solo di questo soprattutto in questo periodo». Dunque sicurezza in primis ma anche un occhio particolare alle famiglie dei commercianti che rischiano disagi economici: «Da oltre dieci anni quella roccia è nelle attuali condizioni – conclude – per cui è necessario intervenire quanto prima per la messa in sicurezza ed evitare che i commercianti, non solo di Montevergine, possano ulteriormente risentirne». Secondo quanto riferito dai commercianti già mille pellegrini, infatti, hanno rinunciato a recarsi al Santuario e recriminano scarsi interventi fatti in passato dalle autorità competenti: «aspettiamo che chi di competenza apra presto la strada – afferma un commerciante -. In trent’anni non abbiamo mai avuto una pulizia ordinaria da parte di Provincia e Comuni interessati, il Parco del Partenio esiste solo come logo. Aspettiamo che chi di dovere faccia quanto di competenza».
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