Strada chiusa per Montevergine, fumata nera in Prefettura: si confida nel Parco del Partenio
Pubblicato in data: 25/5/2016 alle ore:09:20 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloFumata nera in Prefettura dove ieri mattina si è tenuto l’atteso tavolo tecnico chiamato a decidere sulla riapertura della Provinciale 374 che conduce a Montevergine: necessario un imponente intervento tecnico volto al consolidamento del costone tramite un ingabbiamento della roccia con tiranti e chiodi per un importo di oltre 70mila euro. Al momento, quindi, la strada, offlimits dallo scorso 12 maggio, rimarrà chiusa fino a data da destinarsi. Non si è, infatti, registrato l’atteso via libera con il placet di tutti i soggetti presenti al tavolo, ed in particolare dei Vigili del Fuoco, nonostante l’invito da parte del sindaco Carullo a condividere le responsabilità e riaprire la strada procedendo contemporaneamente ai lavori di messa in sicurezza sulla base dello studio effettuato dai professionisti chiamati dall’Abate Riccardo Guariglia, in quanto l’area in questione è di proprietà dei Monaci Benedettini, che attestava la non pericolosità della situazione in quanto l’eventuale caduta rocciosa si sarebbe fermata sul Sentiero dei Pellegrini interdetto ai fedeli.
Dunque, ora l’obiettivo è procedere con gli interventi di imbracatura del masso dalla durata di almeno tre settimane, eseguire poi una nuova perizia il cui esito positivo porterebbe al ritiro o alla sospensione dell’ordinanza provinciale e quindi alla riapertura della strada.
Tra le soluzioni emerse al tavolo la più fattibile e rapida sembrerebbe essere quella di far rientrare la messa in sicurezza del costone all’interno della quota «imprevisti e interventi di somma urgenza» dei lavori in corso commissionati dal Parco del Partenio su finanziamento da 10 milioni di euro del Mibac e che coinvolge il Santuario, la Via Crucis e la zona del costone pericolante. A segnalare la situazione di rischio, infatti, è stato proprio un professionista della società incaricata dei lavori. A questo punto a dare un contributo fattivo alla risoluzione della problematica potrebbe essere proprio il presidente del Parco del Partenio Giuseppe Zampino, mai invitato al tavolo.
Più lunga, invece, si prospetterebbe la strada del coinvolgimento della Regione per chiedere eventuali fondi. Di questo si è discusso durante l’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri in Prefettura tra l’Abate Guariglia e lo stesso Prefetto Carlo Sessa per valutare il da farsi e recarsi, a breve, dal Governatore Vincenzo De Luca affinché possa intervenire sulla base del richiamo al pericolo idrogeologico.
Tempi lunghi che allarmano associazioni e commercianti come sottolinea il presidente della Pro Loco di Mercogliano Vittorio D’Alessio preoccupato rispetto alle sorti dei commercianti di Montevergine e dell’intero comparto turistico del Monte Partenio. Ma non solo. «Senza fare alcun tipo di allarmismo chiedo a chi di competenza di fare chiarezza su eventuali rischi per le comunità alle falde di Montevergine in caso di distacco del masso in questione che ha portato alle disposizioni di chiusura della strada». La richiesta è, dunque, quella di evidenziare, qualora ci fossero, eventuali rischi per le popolazione sottostanti o al contrario l’assenza di tale pericolo e quindi «riaprire al più presto il tratto stradale la cui chiusura – prosegue – è stata predisposta così celermente per cui mi chiedo, come mai non viene fatta altrettanto velocemente chiarezza su quest’altro aspetto».
ke fa la Regione con il suo Presidente..