Piscina comunale, Iandolo e Buonaiuto:”Promesse disattese e tempi lunghi per la riapertura”
Pubblicato in data: 28/1/2017 alle ore:14:47 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloNello scorso consiglio comunale del 21.12.2016 i sottofirmatari consiglieri comunali Angelo Iandolo ( Mercogliano Cambia ) e Antonio Buonaiuto (Per Mercogliano), hanno presentato una interrogazione al Sindaco per conoscere la natura degli interventi, i costi ed i tempi per la riapertura della piscina comunale.
La maggioranza, in quella sede, ha minimizzato la problematica ed ha garantito la riapertura del plesso sportivo entro la fine del mese di gennaio.
In particolare, la maggioranza ha parlato di “lamiera spostata dal vento e presenza di qualche calcinaccio”, episodi che, sempre a detta della stessa, non dovevano suscitare preoccupazioni in quanto risolvibili in poco tempo e con un impegno di spesa contenuto nei limiti di €60.000,00.
Così non è, e, ancora una volta la maggioranza manifesta la sua assoluta inadeguatezza ed incapacità.
Ed infatti, dalla semplice lettura della perizia tecnica redatta dal Prof. Faella e dall’Ing. Vignola si ricava un quadro assolutamente diverso da quello dipinto dalla maggioranza. Gli interventi da effettuare sono molteplici e di natura più complessa rispetto a quelli preannunciati in consiglio.
Ma vi è di più e di peggio.
Ed infatti, nelle conclusioni, i professionisti incaricati, ritengono necessario “eseguire la verifica della vulnerabilità sismica dell’edificio”, così come previsto dall’art. 2, comma 3, dell’OPCM 3274/2003.
E’ di tutta evidenza, anche ai non addetti ai lavori, che tale verifica dovrebbe essere effettuatta prima di ogni altro intervento.
Diversamente si rischierebbe di intervenire, sopportandone i relativi costi, su una struttura che all’esito della verifica di vulnerabilita’ sismica potrebbe risultare inadeguata e quindi abbisognevole di interventi di ben altra natura.
Evidentemente cosi’ non e’ per la maggioranza che nella delibera n.188 del 27.12.2016 non fa alcun riferimento alla necessita’ di effettuare la suddetta verifica di vulnerabilita’ sismica, limitandosi ad impegnare il non trascurabile importo di euro 90.000,00 per effettuare solo una parte degli interventi prescritti dai tecnici incaricati.
In pratica, siamo alle solite e “approssimazione”, “incapacita’ gestionale”, “irresponsabilita’” e “sperpero” continuano a rappresentare i caratteri distintivi di questa maggioranza.