Un protocollo d’intesa tra la Reggia di Caserta e i Comuni di Summonte, Mercogliano e Ospedaletto d’Alpinolo per fare rete intorno all’Abbazia di Montevergine
Pubblicato in data: 6/5/2017 alle ore:10:06 • Categoria: Attualità, Cultura • Stampa ArticoloUn protocollo d’intesa tra la Reggia di Caserta e i Comuni di Summonte, Mercogliano e Ospedaletto d’Alpinolo per fare rete intorno all’Abbazia di Montevergine.
Il progetto sarà presentato martedì 9 maggio proprio presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta alla presenza del direttore Mauro Felicori, del presidente dell’Ente Regionale Parco del Partenio Giuseppe Zampino, dell’Abate di Montevergine Monsignor Riccardo Guariglia, dell’artista Enzo Avitabile nonché, naturalmente, dei sindaci Pasquale Giuditta, Massimiliano Carullo e Antonio Saggese. «L’idea di questa iniziativa è nata lo scorso anno nell’ambito della rassegna di Musica Etnica Internazionale di Summonte – spiega l’onorevole Giuditta -. In quell’occasione nacque un dibattito con Felicori, l’Abate Guariglia ed Enzo Avitabile da cui scaturì il comune interesse a mettere in sinergia i territori attraverso una nuova strategia di promozione e valorizzazione del bello dell’Italia di cui anche noi facciamo parte». Di qui la volontà di stilare un protocollo d’intesa che possa siglare un patto di promozione territoriale a partire da uno dei siti storici campani più importanti e conosciuti quale la Reggia di Caserta: «sottoscriveremo questo protocollo per avviare una nuove fase strategica di sviluppo del nostro territorio in una chiave moderna e innovativa – prosegue – integrando il nostro magnifico patrimonio storico, religioso, artistico, culturale e ambientale adesso con la Reggia di Caserta e poi anche con Matera». In programmazione, infatti, anche un secondo protocollo con Matera 2019 Capitale Europea della Cultura: «Sono già in contatto con il presidente della Fondazione per promuovere contributi nell’ambito delle attività di Matera Città della Cultura – sottolinea – non possiamo guardare da lontano ma dobbiamo integrarci alle culture a noi vicine, solo così sarà possibile realizzare azioni valide per una crescita da protagonisti visto che da soli non andiamo da nessuna parte». Uno sguardo di più ampio respiro per «imparare a saper proporre ed offrire il nostro territorio ai visitatori e prepararci anche ad una maggiore cultura dell’accoglienza poiché – aggiunge – solo mettendoci insieme attraverso una nuova consapevolezza delle Istituzioni possiamo redigere progetti comuni, fare promozione turistica integrata ed istituire, ad esempio, servizi navetta per valorizzare i nostri borghi e rafforzare la conoscenza della Campania e del Sud nel mercato turistico italiano ed estero». Dunque Mercogliano, Ospedaletto e Summonte tendono la mano ai big del settore turistico-culturale puntando sull’Abbazia di Mamma Schiavona: «ma non solo, vogliamo valorizzare anche il Museo Civico, l’Abbazia di Loreto, il comparto artigiano dei nostri splendidi borghi e tutte le storiche manifestazioni».
Un progetto che si va, in qualche modo, ad affiancare a quello dell’Area Vasta che «deve discutere delle strategia generali e dei progetti di grandi opere strutturali poiché non è la somma di piccole cose – precisa Giuditta -. La gestione del territorio va fatta dal territorio in base alle proprie vocazioni e noi tutti dobbiamo abituarci a ragionare insieme per fare rete e crescere».
FdL