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Parco urbano, ingiunzione all’ente da 75mila euro. Iandolo: “Viale colabrodo da anni, ora oltre al danno anche la beffa”. Napolitano: “Decreto già impugnato, a breve avvieremo azione risarcitoria”

Pubblicato in data: 17/2/2018 alle ore:11:01 • Categoria: ComuneStampa Articolo

Notificato al Comune un decreto ingiuntivo di oltre 75 mila euro da parte della ditta esecutrice dei lavori del Parco Urbano Città di Mercogliano relativi alla villa comunale e a viale San Modestino. L’ente, da parte sua ha impugnato l’atto con regolare opposizione ed è pronto ad avviare un’azione risarcitoria in danno nei confronti del privato. Ad attaccare sulla questione il capogruppo di «Mercogliano Cambia» Angelo Iandolo che accusa: «Oltre al danno anche la beffa. Il Comune non ha mai voluto affrontare la situazione nonostante, più volte, in consiglio comunale abbiamo chiesto loro il perché non agissero in danno e adesso ci troviamo esposti a questo tipo di azione con ulteriori esborsi per spese legali. E non è l’unico caso, ci auguriamo di non trovarci dinanzi a un’altra annosa vicenda giudiziaria come quella del campo sportivo». I lavori eseguiti dalla ditta furono collaudati per il 75%, la restante percentuale relativa anche a parte della pavimentazione del viale risulta invece non collaudabile: «non ne conosciamo le motivazioni – prosegue Iandolo – ma è sotto gli occhi di tutti lo stato in cui versa la pavimentazione tra buche e parti disconnesse che causano dispendio di denaro pubblico per via dei numerosi sinistri stradali cosa che accade anche in via Amatucci e corso Garibaldi». Secondo Iandolo, inoltre, «è indiscutibile che tra non molto si dovrà rimettere mano alla pavimentazione con ulteriore dispendio di denaro visto che sono stati utilizzati materiali non idonei in zone pedonali e non carrabili». Puntuale la risposta dell’assessore al Contenzioso e Ufficio Legale Assunta Napolitano: «Il Comune ha impugnato il decreto con regolare opposizione – spiega -. Adesso siamo in attesa della relazione finale relativa allo stato di consistenza commissionato al nostro ufficio tecnico dopo di che avvieremo un’azione nei confronti della ditta per risarcimento in danno».
Il contratto con la ditta del geometra Francesco Di Maio fu stipulato nell’aprile del 2006 per l’appalto dei lavori denominati «Parco Urbano città di Mercogliano» per la somma di 183mila euro di cui risulta saldata solo una parte pari a 107.600 euro e, quindi, rimarrebbe un credito in favore del privato di 75.500 euro. Di qui il ricorso per decreto ingiuntivo n. 1707/17 di Di Maio notificato all’ente lo scorso 2 gennaio con cui è stato ingiunto il pagamento della somma restante oltre interessi e spese. A difendere l’ente guidato dal sindaco Carullo sarà l’avvocato Domenico Sabia. «Già all’inizio del mio mandato ad aprile 2015 – conclude Napolitano – proposi di utilizzare la somma di 155mila euro, recuperata dalla transazione con Generali Italia, per la messa in sicurezza e il rifacimento della sede stradale del viale ma, per ragioni burocratiche, non fu possibile vincolarli».
FdL

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