Stop funicolare, i fulmini bruciano le schede elettroniche: riapertura domenica
Pubblicato in data: 24/5/2018 alle ore:09:40 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloI fulmini colpiscono la montagna di Montevergine e bruciano due schede elettroniche della Funicolare costretta a rimanere ferma fino a domenica prossima. «Purtroppo i fulmini della scorsa notte hanno fatto saltare due schede elettroniche, un guasto che in qualche modo ci aspettavamo poiché quando la scarica elettrica dei fulmini colpisce la montagna i binari fanno da conduttore provocando il danneggiamento delle schede», spiega l’ingegnere e coordinatore dei lavori dell’impianto Carmine Alvino. Una problematica difficile da risolvere del tutto: «Studierò delle soluzioni per cercare di evitare il ripetersi di questo tipo di problema seppur sono già presenti dei sistemi di sicurezza ma – prosegue Alvino – è difficile da risolvere del tutto date le condizioni della montagna e la natura di conduttore elettrico delle rotaie. Purtroppo, la sfortuna ha voluto che risultino fuori uso entrambe le schede elettroniche mentre, anche con una soltanto, l’impianto avrebbe potuto continuare le sue corse ininterrottamente».
Saltate, dunque, due schede di controllo della velocità di minima nella sala macchina di Montevergine dove sono allocati tutti i macchinari di controllo: «I pezzi sono già stati ordinati e, visto che risultano presenti in deposito a Vicenza, arriveranno al massimo entro venerdì così da poter riaprire domenica o, se riusciremo, anche da sabato la funicolare potrebbe tornare in funzione». Così, dopo i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno interessato il mezzo nei mesi scorsi, riguardanti vagoni, binari, sala macchine e comparto elettronico, un nuovo fermo per la funicolare «chiusa per manutenzione straordinaria fino a data da destinarsi» come si legge sul sito web dell’Air Spa che informa gli utenti dello stop dello storico mezzo di collegamento con il Santuario di Mamma Schiavona. «Anche se sono giorni di pioggia durante i quali l’affluenza al Santuario è praticamente nulla – prosegue Alvino – era doveroso avvisare l’utenza del non funzionamento del servizio ma, fortunatamente, subito è stata fatta una diagnosi del problema e calcolati i tempi di rimessa in funzione con oneri di spesa contenuti pari a mille euro per ciascun pezzo da sostituire».
In ogni caso, assicurano i vertici dell’Air SpA, il mezzo di collegamento con il Santuario sarà aperto, come già annunciato, quotidianamente fino al 30 settembre. Rispetto all’eventuale funzionamento durante i mesi invernali è ancora da valutare la possibilità di un’apertura domenicale e saltuaria o la più probabile chiusura da ottobre ad aprile, come da disposizioni ministeriali per gli impianti stagionali.
FdL