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Mercogliano, che vergogna: vandalizzato il presepe della Misericordia in Viale San Modestino. L’ira del sindaco: “Sono indignato, i responsabili saranno puniti”

Pubblicato in data: 14/12/2020 alle ore:21:16 • Categoria: CronacaStampa Articolo

Un’altra occasione sprecata. Purtroppo siamo ancora una volta a raccontare di un episodio, spiacevole e grave. Pochi giorni fa vi abbiamo parlato dell’iniziativa di Natale del comune di Mercogliano che aveva ricevuto in dono il Presepe della Misericordia dall’abate Guariglia e aveva deciso di esporlo nel salotto buono della città, Viale San Modestino. Tanti giovani si erano prodigati ad allestirlo, nonostante la pioggia e il freddo dei giorni scorsi, e a due giorni dall’esposizione ecco la spiacevole sorpresa: le dita di uno dei pastori esposto lungo il viale sono state mozzate. Stiamo parlando di un’opera che era stata apprezzata in tutto il mondo! Un episodio gravissimo con il Natale alle porte ed una pandemia in atto. “Una pandemia che avrebbe dovuto cambiarci e avrebbe dovuto farci volgere lo sguardo alle cose importanti” – aveva dichiarato l’abate a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento – ma a quanto pare si sbagliava visto l’episodio sconcertante di questa sera. Un episodio che ha fatto indignare i tanti giovani e ragazzi che operano nelle associazioni che hanno espresso la loro rabbia e il loro disappunto. Non si può pensare di riuscire ad alzare la testa e poi fare dei gesti che fanno sprofondare la passione e la voglia di chi opera per il bene comune e ci investe tempo. Sicuramente ci saranno le telecamere della video sorveglianza che aiuteranno le forze dell’ordine ad individuare i colpevoli e a punirli come meritano.

Il post di una volontaria della Pro loco recita: “Avremmo dovuto esserne onorati, avremmo dovuto far di tutto per tutelare un’opera che il mondo ci ha osservato con ammirazione, avremmo dovuto cogliere l’occasione per guardare da vicino quelle scene tanto agognate solo poco tempo fa.
Invece facciamo sempre i soliti gesti sciocchi e vili che sono in primis un’ingiustizia nei confronti del messaggio che si sta tentando di lanciare nonostante il Covid, nonostante tutto.
Non cambieremo mai…così come quando sono state rubate le azalee dell’ AIRC appena piantate, così come quando sono stati imbrattati i muri di mezza città con scritte contro la salernitana, così come quando vengono abbandonati (nell’ordine) televisori, materassi, mobili, brandine e paraurti a due metri dalla casa comunale oppure ad acqua fidia, così meritiamo di essere trattati.
Manca l’educazione e il rispetto delle cose e delle persone e purtroppo certe lacune non sono facili da riempire “co tutta la buona volontà”.
Semplicemente, mi vergogno”. 

Poi c’è qualcun altro che dice: “Sono semplicemente amareggiata, ammiro e capisco coloro che sono andati via da questo paese (definirlo tale è già un complimento) perché purtroppo non si può fare nulla di buono e non c’è futuro. Quando nel 2017 il Presepe è stato esposto a San Pietro, molti mercoglianesi si sono lamentati perché non avevano avuto la possibilità di vederlo. Quest’anno avete la possibilità di ammirarlo lungo le strade del vostro paese e la risposta è questa..Complimenti!!”.

 
Il sindaco nella serata, tramite i suo canali social, ha espresso tutta la propria rabbia e indignazione: “Ho creduto fermamente nei mercoglianesi e non ho voluto recintare le scene del Presepe perchè avevo fiducia nella cura che avrebbero avuto di questo dono di Natale. Ho sbagliato! E adesso andrò fino in fondo, per punire chi ha rovinato le mani di una delle statue. Sono molto indignato non solo per il deplorevole gesto, ma perchè dietro di esso intravedo noia, pochezza, mancanza di valori. Ho sempre detto, e lo ribadisco, che la mia porta è spalancata a tutti, soprattutto ai ragazzi che forse si sentono oppressi, annoiati, demotivati. Venite, parliamo, condividiamo un progetto, non restate per la strada ad ingannare il tempo facendo stupidaggini. Sono mesi che “combatto” con gruppi di ragazzini che, in barba ad ogni disposizione governativa, trascorrono il loro tempo ammassati fino a notte fonda per il Viale. Mi chiedo dove siano i loro genitori e i valori che avrebbero dovuto trasmettergli. Questa città deve svoltare, ma per farlo devono svoltare innazitutto i cittadini, deve cambiare la loro mentalità”. 
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