Non ci sono fondi, chiude «Musica in Irpinia»
Pubblicato in data: 12/5/2011 alle ore:14:04 • Categoria: Cultura • Stampa ArticoloNon ci sarà la ventinovesima edizione di Musica in Irpinia. La rassegna internazionale di musica, uno dei fiori all’occhiello degli eventi estivi della provincia di Avellino, chiude i battenti, almeno per quest’anno. Nonostante il tentativo in extremis messo in atto dai Comuni di Avellino e Mercogliano e dalla Provincia, per determinare una compartecipazione ed attingere ai fondi necessari per allestire il cartellone, la kermesse dell’Abbazia del Loreto dovrà osservare un anno di riflessione forzata, determinata dalle ristrettezze di cassa. A fare il resto le voci che nell’ambiente hanno già preso piede riguardo ai mancati pagamenti di tutti gli artisti che hanno preso parte alla edizione del 2010. A questo si aggiunge il passaggio di consegne determinato dalla Regione Campania, che ha trasferito dagli Ept agli enti locali, l’organizzazione degli eventi di spettacolo e alle Soprintendenze l’allestimento di appuntamenti volti alla promozione dei beni architettonici e naturalistici.Non sarebbe stato diverso il destino di «Musica in Irpinia», se la competenza fosse rimasta in capo all’Ente per il turismo irpino, che accusa notevoli ritardi nei pagamenti per l’organizzazione degli eventi che si sono tenuti nello scorso anno e sta ricevendo già da tempo numerose ingiunzioni da parte dei creditori, non solo artisti, ma anche agenzie e fornitori che a vario titolo sono stati chiamati per la realizzazione degli appuntamenti. Tra rammarico e rabbia anche le valutazioni del sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo, padrone di casa della manifestazione musicale che punta l’indice contro la Regione Campania e indica nei tagli agli enti locali la causa dell’impossibilità ad impegnarsi per la realizzazione del festival del Loreto: «Il Comune di Mercogliano da solo, ma nemmeno in collaborazione con altri enti, non è in grado di assicurare le risorse per coprire le spese necessarie all’allestimento della kermesse – afferma Carullo -. La Regione Campania, invece di fare i decreti, farebbe bene a destinare le risorse, perche noi aspettiamo ancora i soldi che ci sono stati assicurati due anni fa. Non sarei un buon sindaco – aggiunge Carullo – se pensassi di finanziare ”Musica in Irpinia” quando da 18 mesi siamo costretti, tra mille difficoltà, ad anticipare le spese per garantire l’azione del piano di zona. Se ”Musica in Irpinia” è considerato, un grande evento qual è, sia la Regione stessa a provvedere alle spese».
L’ultima speranza, prima di gettare la spugna, sta nelle possibilità e nelle risorse che la cabina di regia, costituita dai Comuni di Avellino e Mercogliano e da Palazzo Caracciolo, riesca a individuare, anche grazie all’eventuale apporto dei privati, sotto forma di sponsorizzazione. «Siamo in contatto – spiega Carullo – ma il problema delle risorse è insormontabile se la Regione non dà garanzie. Faccio l’esempio del Giro d’Italia, siamo in attesa che ci vengano concessi i 25 mila euro relativi al giro del 2007, fino all’ultimo, dopo aver già avuto la garanzia dell’arrivo a Montevergine per il Giro di quest’anno, siamo stati col fiato sospeso, perché abbiamo vissuto momenti in cui immaginavamo di dover chiamare il patron Angelo Zomegnan e rifiutare l’offerta e l’occasione che ci veniva concessa».